Economia e Finanza
Re: Economia e Finanza
io già da mesi non opero... avevo una mezza idea di rientrare il giorno dopo le elezioni, mordi e fuggi.
Re: Economia e Finanza
Intendi sfruttare il ribasso derivante dalla situazione politica incerta che uscirà dalle urne?lucaliffo ha scritto: mar 6 feb 2018, 14:23 io già da mesi non opero... avevo una mezza idea di rientrare il giorno dopo le elezioni, mordi e fuggi.
Re: Economia e Finanza
sì... incertezza, oppure semplicemente la batosta del partito dei "buoni" che non farà piacere ai mercati.
già lo feci nel 2013
Re: Economia e Finanza
la borsa no (non si afferra un coltello quando cade, come si dice qui), ma anche il resto non mi pare leggibile
io ho conservato delle oblligazioni ad alto rendimento, che pagano dei dividendi, ma il corso scende, per non parlare di quelle che sono in dollari che pagano il tasso di cambio
io ho conservato delle oblligazioni ad alto rendimento, che pagano dei dividendi, ma il corso scende, per non parlare di quelle che sono in dollari che pagano il tasso di cambio
Re: Economia e Finanza
Bisognerebbe anche vedere se gli attuali corsi rispecchiano i fondamentali, anche solo il rapporto prezzi dividendi qualche indicazione la dà, se si stanno pompando troppo le azioni, soprattutto di aziende più "tradizionali".
Mutante sovrumano
Re: Economia e Finanza
Lunedì le borse hanno fatto flop, oggi c'è stato il rimbalzo. È proprio un gioco. Vero?!
Peccato che i giocatori barano. Per vincere sempre e facile hanno realizzato speciali algoritmi che automaticamente e in tempo reale comprano, vendono, spostano centinaia di miliardi.
Ora succede che il “pilota automatico” ha toppato: ha malamente compreso gli input (le informazioni sullo stato reale dell'economia) e peggio ha deciso l’output (ha fatto scattare il flash crash).
Eh già! L'economia reale migliora quasi ovunque, negli USA, in Germania, in Cina e in parte anche in Africa e Sud America. Perfino in Italia c'è una ripresa: cresce la produzione e l'esportazione manifatturiera, aumentano i consumi delle famiglie, un poco crescono anche i salari e l'occupazione.
Cosicché può ancora funzionare il meccanismo che premia la rendita finanziaria? Il guadagnare senza produrre nulla? L'arricchirsi con le transazioni speculative? Il mangiar pane che non si è sudato?
Ora il "Monopoly" non diverte più come prima. Il gioco presuppone aggressività, avidità, ego sfrenato: per l'arricchimento enorme di pochissimi, lo scrocco di tanti e la povertà dei più. Per gli speculatori giocarci è stato esaltante come assumere una droga (gli yuppies sono grandi "sniffatori"). Ma nel tempo, come per tutte le droghe, l'effetto scema: prima o poi svanisce l'allucinazione che confonde il reale con il miraggio, che provocava lo “sballo” del vincere facile. Rimane però la dipendenza... e la disintossicazione è complicata e lunga.
Dunque i robot-investitori che suggeriscono le speculazioni più profittevoli ora si confondono e interpretano male i fondamentali dell'economia: scambiano la produzione con la speculazione; l'occupazione e la cultura del lavoro con il parassitismo; il valore di mercato con quello d'uso; la libera e leale concorrenza con il monopolio; il primato della democrazia e della politica con il dominio finanziario; i valori umanistici, spirituali e della natura con l'istinto ferino della sopraffazione.
Poveri speculatori! Come si salveranno? Dovranno sperare nella perenne instabilità politica? Scoraggiare il bene in attesa di un sempre rinviato e improbabile meglio? Brigare per guerre tra poveri così da salvare i ricchi? Disprezzare per continuare a comprare? Sputare nel piatto dove hanno mangiato finora?
Peccato che i giocatori barano. Per vincere sempre e facile hanno realizzato speciali algoritmi che automaticamente e in tempo reale comprano, vendono, spostano centinaia di miliardi.
Ora succede che il “pilota automatico” ha toppato: ha malamente compreso gli input (le informazioni sullo stato reale dell'economia) e peggio ha deciso l’output (ha fatto scattare il flash crash).
Eh già! L'economia reale migliora quasi ovunque, negli USA, in Germania, in Cina e in parte anche in Africa e Sud America. Perfino in Italia c'è una ripresa: cresce la produzione e l'esportazione manifatturiera, aumentano i consumi delle famiglie, un poco crescono anche i salari e l'occupazione.
Cosicché può ancora funzionare il meccanismo che premia la rendita finanziaria? Il guadagnare senza produrre nulla? L'arricchirsi con le transazioni speculative? Il mangiar pane che non si è sudato?
Ora il "Monopoly" non diverte più come prima. Il gioco presuppone aggressività, avidità, ego sfrenato: per l'arricchimento enorme di pochissimi, lo scrocco di tanti e la povertà dei più. Per gli speculatori giocarci è stato esaltante come assumere una droga (gli yuppies sono grandi "sniffatori"). Ma nel tempo, come per tutte le droghe, l'effetto scema: prima o poi svanisce l'allucinazione che confonde il reale con il miraggio, che provocava lo “sballo” del vincere facile. Rimane però la dipendenza... e la disintossicazione è complicata e lunga.
Dunque i robot-investitori che suggeriscono le speculazioni più profittevoli ora si confondono e interpretano male i fondamentali dell'economia: scambiano la produzione con la speculazione; l'occupazione e la cultura del lavoro con il parassitismo; il valore di mercato con quello d'uso; la libera e leale concorrenza con il monopolio; il primato della democrazia e della politica con il dominio finanziario; i valori umanistici, spirituali e della natura con l'istinto ferino della sopraffazione.
Poveri speculatori! Come si salveranno? Dovranno sperare nella perenne instabilità politica? Scoraggiare il bene in attesa di un sempre rinviato e improbabile meglio? Brigare per guerre tra poveri così da salvare i ricchi? Disprezzare per continuare a comprare? Sputare nel piatto dove hanno mangiato finora?
Re: Economia e Finanza
Mi sembra una vana speranza la tua Zivago. Ad oggi gli speculatori stanno ancora guadagnando alla grande.
Re: Economia e Finanza
altro tonfo del 4.15%... ahia... 

Re: Economia e Finanza
Ricordo anni fa le battaglie di Bertinotti per aumentare le tasse sui proventi del mercato azionario. Da buon comunista. Ricordo anche quanto fossi contrario, da buon liberale.
Ora sono più favorevole, non tanto per un discorso politico oppressivo di ridistribuzione della ricchezza, ma per cercare di rendere più interessante investire capitali nell'economia REALE.
Sono sempre meno liberale (quanto più lo diventa la "sinistra")
Ora sono più favorevole, non tanto per un discorso politico oppressivo di ridistribuzione della ricchezza, ma per cercare di rendere più interessante investire capitali nell'economia REALE.
Sono sempre meno liberale (quanto più lo diventa la "sinistra")
Re: Economia e Finanza
beh oggi sono tassate alla grande: 26% degli utili (se li fai!) + tassa sul deposito titoli (sul capitale) + commissioni a ogni negoziazione.