Antiglobalismo di sinistra-sinistra (Marco Rizzo)
Con il CETA salute e ambiente peggiorano. Aumenta di 9 volte (+900%) la quantità di grano importata dal Canada in Italia nei primi 6 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, dopo l’entrata in vigore del CETA, l’accordo di libero scambio fra la UE e Canada. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Istat. Questa importazione dall’estero, tutta in mano alle multinazionali, ci obbligherà a mangiare prodotti che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale vigenti nel nostro Paese come appunto il grano duro canadese trattato con l’erbicida glifosato in preraccolta. Mentre sinora il grano prodotto in Italia aveva una maturazione che avveniva solo grazie al sole. Il capitalismo globalizzato uccide l’ambiente e la salute. Punto.
Il fatto del giorno!
- spiritolibero
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Re: Il fatto del giorno!
La Coldiretti ha denunciato apertamente la cosa con un comunicato.
A parole tutti che sono con Greta e per la difesa dell'ambiente, nei fatti nessuno ha interesse a far niente. Non solo il Ceta, ma tutti gli accordi di questo tipo fanno a cazzotti con uno sviluppo ambientale sostenibile.
A parole tutti che sono con Greta e per la difesa dell'ambiente, nei fatti nessuno ha interesse a far niente. Non solo il Ceta, ma tutti gli accordi di questo tipo fanno a cazzotti con uno sviluppo ambientale sostenibile.
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obiettivi: mezzofondista in cerca di sfide
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Re: Il fatto del giorno!
La Greta Thunberg sta pesantemente sul caxxo solo a me?
leggo che più' d'uno é - giustamente- circospetto sul fenomeno ma "salva" la persona.
A me sta proprio sulle balls lei invece e tutta la filosofia attuale che consiste a scaricare sulle spalle "dell'altro" tutti i problemi del mondo, assumendo il ruolo d'accusatore che non fa un cazzo, se non lanciare allarmi
ne avessi trovato uno che nei fa due domande sul perché tutto il carrozzone - media, politici, ecc..- applaude con entusiasmo una ragazzina che teoricamente sarebbe antistema.
leggo che più' d'uno é - giustamente- circospetto sul fenomeno ma "salva" la persona.
A me sta proprio sulle balls lei invece e tutta la filosofia attuale che consiste a scaricare sulle spalle "dell'altro" tutti i problemi del mondo, assumendo il ruolo d'accusatore che non fa un cazzo, se non lanciare allarmi
ne avessi trovato uno che nei fa due domande sul perché tutto il carrozzone - media, politici, ecc..- applaude con entusiasmo una ragazzina che teoricamente sarebbe antistema.
Re: Il fatto del giorno!
qui in brasile non se la fila nessuno. finora ho letto solo un articolo (di uno desinistra delle favelas) il cui succo era il seguente:
"cara greta, bianca benestante amica dei ricchi, qui bolsonaro ci taglia salari e pensioni e la polizia ci fa il tiro a segno dagli elicotteri, quindi vedi d´anná affanculo"
il bolsonaro-figlio invece ha postato una fake-foto che mostra greta consumando un lauto pasto mentre fuori dalla finestra si vedono (aggiunti ad arte) dei tristi bambini negri poverissimi... quando serve il clan bolsonaro diventa amante dei negri e dei poveri
non cadete nell´errore della destra sponsorizzata dai petrolieri, di credere che, siccome greta ha rottercazzo, allora non esiste il problema ambientale e possiamo sbracare il pianeta allegramente
"cara greta, bianca benestante amica dei ricchi, qui bolsonaro ci taglia salari e pensioni e la polizia ci fa il tiro a segno dagli elicotteri, quindi vedi d´anná affanculo"
il bolsonaro-figlio invece ha postato una fake-foto che mostra greta consumando un lauto pasto mentre fuori dalla finestra si vedono (aggiunti ad arte) dei tristi bambini negri poverissimi... quando serve il clan bolsonaro diventa amante dei negri e dei poveri
non cadete nell´errore della destra sponsorizzata dai petrolieri, di credere che, siccome greta ha rottercazzo, allora non esiste il problema ambientale e possiamo sbracare il pianeta allegramente
Re: Il fatto del giorno!
Ah certo e non penso che nessuno lo metta in dubbio, se non in totale malafede.lucaliffo ha scritto: sab 28 set 2019, 14:16
non cadete nell´errore della destra sponsorizzata dai petrolieri, di credere che, siccome greta ha rottercazzo, allora non esiste il problema ambientale e possiamo sbracare il pianeta allegramente![]()
E' appunto un problema, pero', mica si tratta di fare attenzione a non gettare le cicche per terra, chi consuma, inquina.
chi cazzo é che rinuncia al riscaldante/spostamenti / telecomunicazioni ecc... perché lo ha detto una rompicoglioni, che tra l'altro é parte del problema come chiunque altro?
Re: Il fatto del giorno!
Secondo me manca una cosa in tutto questo: stabilire quanto incida l'uomo in qs riscaldamento climatico. Ma stabilirlo in maniera scientifica e incontrovertibile.
Perché altrimenti non si può stabilire chi ha ragione e chi torto, e si va avanti per emozioni
Perché altrimenti non si può stabilire chi ha ragione e chi torto, e si va avanti per emozioni
Re: Il fatto del giorno!
giá concentrare tutto sul riscaldamento, che é solo una piccola parte del problema, é un falso, da entrambe le parti.GioPod ha scritto: sab 28 set 2019, 16:35 Secondo me manca una cosa in tutto questo: stabilire quanto incida l'uomo in qs riscaldamento climatico. Ma stabilirlo in maniera scientifica e incontrovertibile.
Perché altrimenti non si può stabilire chi ha ragione e chi torto, e si va avanti per emozioni
ci sono tanti altri problemi... ad esempio ci respiriamo merda, ho uno zio e un amico che per sopravvivere vanno in giro con la macchinetta dell´ossigeno
Re: Il fatto del giorno!
Per chi si intende di finanza. Giulietto Chiesa parla di imminente recessione mondiale. Ma sarà vero??
SEDUTI SULL'ORLO DEL VULCANO?
Viene in mente il famoso romanzo russo di fantascienza, "Picnic sul ciglio della strada" dei fratelli Strugatskij, che narrava di un'astronave misteriosa che sarebbe atterrata da qualche parte, sulla Terra, lasciando dietro di sé la sua strana immondizia d'un altro mondo. Il regista Andrej Tarkovskij ne fece un film, Stalker. Appunto. Potrebbe darsi che qualcuno dei giocatori d'azzardo della finanza mondiale si troverà presto a fare lo "stalker" dopo l'atterraggio dell'astronave chiamata Recessione.
Il fatto è che i dirigenti delle multinazionali USA stanno vendendo a tutto spiano le azioni delle aziende nelle quali lavorano e da cui prendono lauti stipendi e premi. Che vuol dire? È come se loro si aspettassero un crollo. In ogni caso il segnale indica grande incertezza, circa ciò che succede lassù dove le segrete cose si creano.
Le cifre non lasciano però dubbi: dall'inizio dell'anno in corso, cioè da circa 10 mesi i titoli venduti sul mercato azionario hanno toccato il controvalore di $26 miliardi. Siamo ancora molto al di sotto della crisi dell'anno 2000, quella che fu denominata come "dot-com", dove l'analogo fenomeno raggiunse i $37 miliardi. Ma c'è una seconda sfilza di dati, molto ben visibile: quella dei cosiddetti "buybacks", cioè gli acquisti da parte delle aziende dei titoli venduti dai loro dirigenti. Tanto per capirci: si tratta di una truffa abbastanza volgare, ma largamente praticata. Consente discreti guadagni e funziona così: l'azienda si indebita, ma per comprare le sue azioni a prezzo più basso.
Le cifre dicono che i "buybacks" sono a +20% rispetto alla stessa data del 2018. Che fu già un anno record quanto a riacquisto dei propri titoli. Adesso siamo già al 122%, che è un record assoluto per i primi nove mesi di un anno qualunque. Ma c'è di peggio: la crisi di liquidità indica che la domanda supera sistematicamente l'offerta di nuovo denaro. La Federal Reserve continua a fare aste programmate di denaro fresco che vengono prese d'assalto. Non è ancora una ripresa del QE (Quantitative Easing), ma è equivalente. Quella recente a 14 giorni, detta dei normali "repo" (pronti contro termine, cioè vendita e riacquisto di titoli a date differenti) era stata prevista a $30 miliardi ed è finita a $60 miliardi, cioè il doppio. L'asta dei repo a 1 giorno, partita da 75 miliardi, è infine salita fino a 100.
È un po' come la circolazione sanguigna. Se non ce n'è abbastanza l'organismo si raffredda, fino a bloccarsi (sonno o morte). In termini finanziari significa che le istituzioni finanziarie non hanno più la liquidità necessaria per prestarsi denaro l'una con l'altra. Una situazione che molti esperti ritengono assai simile a quella che portò al crollo della Lehman Brothers, nel 2009.
Il dato inquietante è che non se ne parla, quasi che esistesse un ordine emanato non si sa da chi, non si sa da dove. Ma che funziona, perché non se ne parla davvero. Si teme il panico di chi non sa quasi niente. Tuttavia, quelli che capiscono qualche cosa sembra che, almeno statisticamente, siano in grado di reagire. E di confermare, mediante riflessi condizionati simili a quelli di Pavlov con i suoi cani. Il Financial Times ha pubblicato un sondaggio di ASR (Absolute Strategy Research) dove si dice che il 52% dei top dirigenti finanziari che si occupano di moneta si aspetta che una recessione mondiale arriverà già nel 2020.
SEDUTI SULL'ORLO DEL VULCANO?
Viene in mente il famoso romanzo russo di fantascienza, "Picnic sul ciglio della strada" dei fratelli Strugatskij, che narrava di un'astronave misteriosa che sarebbe atterrata da qualche parte, sulla Terra, lasciando dietro di sé la sua strana immondizia d'un altro mondo. Il regista Andrej Tarkovskij ne fece un film, Stalker. Appunto. Potrebbe darsi che qualcuno dei giocatori d'azzardo della finanza mondiale si troverà presto a fare lo "stalker" dopo l'atterraggio dell'astronave chiamata Recessione.
Il fatto è che i dirigenti delle multinazionali USA stanno vendendo a tutto spiano le azioni delle aziende nelle quali lavorano e da cui prendono lauti stipendi e premi. Che vuol dire? È come se loro si aspettassero un crollo. In ogni caso il segnale indica grande incertezza, circa ciò che succede lassù dove le segrete cose si creano.
Le cifre non lasciano però dubbi: dall'inizio dell'anno in corso, cioè da circa 10 mesi i titoli venduti sul mercato azionario hanno toccato il controvalore di $26 miliardi. Siamo ancora molto al di sotto della crisi dell'anno 2000, quella che fu denominata come "dot-com", dove l'analogo fenomeno raggiunse i $37 miliardi. Ma c'è una seconda sfilza di dati, molto ben visibile: quella dei cosiddetti "buybacks", cioè gli acquisti da parte delle aziende dei titoli venduti dai loro dirigenti. Tanto per capirci: si tratta di una truffa abbastanza volgare, ma largamente praticata. Consente discreti guadagni e funziona così: l'azienda si indebita, ma per comprare le sue azioni a prezzo più basso.
Le cifre dicono che i "buybacks" sono a +20% rispetto alla stessa data del 2018. Che fu già un anno record quanto a riacquisto dei propri titoli. Adesso siamo già al 122%, che è un record assoluto per i primi nove mesi di un anno qualunque. Ma c'è di peggio: la crisi di liquidità indica che la domanda supera sistematicamente l'offerta di nuovo denaro. La Federal Reserve continua a fare aste programmate di denaro fresco che vengono prese d'assalto. Non è ancora una ripresa del QE (Quantitative Easing), ma è equivalente. Quella recente a 14 giorni, detta dei normali "repo" (pronti contro termine, cioè vendita e riacquisto di titoli a date differenti) era stata prevista a $30 miliardi ed è finita a $60 miliardi, cioè il doppio. L'asta dei repo a 1 giorno, partita da 75 miliardi, è infine salita fino a 100.
È un po' come la circolazione sanguigna. Se non ce n'è abbastanza l'organismo si raffredda, fino a bloccarsi (sonno o morte). In termini finanziari significa che le istituzioni finanziarie non hanno più la liquidità necessaria per prestarsi denaro l'una con l'altra. Una situazione che molti esperti ritengono assai simile a quella che portò al crollo della Lehman Brothers, nel 2009.
Il dato inquietante è che non se ne parla, quasi che esistesse un ordine emanato non si sa da chi, non si sa da dove. Ma che funziona, perché non se ne parla davvero. Si teme il panico di chi non sa quasi niente. Tuttavia, quelli che capiscono qualche cosa sembra che, almeno statisticamente, siano in grado di reagire. E di confermare, mediante riflessi condizionati simili a quelli di Pavlov con i suoi cani. Il Financial Times ha pubblicato un sondaggio di ASR (Absolute Strategy Research) dove si dice che il 52% dei top dirigenti finanziari che si occupano di moneta si aspetta che una recessione mondiale arriverà già nel 2020.
Re: Il fatto del giorno!
l'oro sta salendo e tutti questi QE americani e europei di questi anni, non sono finiti granchè nell'economia reale, ma secondo me hanno alimentato molto una bolla finanziaria sulle azioni. Vedremo nei prossimi mesi, non andrei long sulle azioni proprio adesso.
Mutante sovrumano
Re: Il fatto del giorno!
La borsa americana é ai suoi massimi storici ed é Trump dipendente. Che ci sia una correzione imminente é molto probabile. Sul fatto che i dirigenti vendano le stock options in loro possesso, la cosa é giustificata dai prezzi alti raggiunti. È facile aspettarsi una discesa dei prezzi che sará molto ripida. Io ho venduto Nike che é ai massimi, ho ancora j&j e Baidu che sono piuttosto basse.


