lucaliffo ha scritto: gio 27 feb 2020, 21:41
FERMI TUTTI!!!!!!!!
un´amico mi manda un post di una pastora evangelica bolsonarica sparato a tutto il brasile, traduco:
"un coito di 2 minuti é piú che sufficiente a un marito per inseminare la moglie. oltre questo é tutto vizio, perversione e SOCIALISMO"
Ericradis ha scritto: gio 27 feb 2020, 21:36
Il solito pirla cazzaro. Andasse negli ospedali a vedere come vanno le cose.
Tu saresti a favore di uno stope chiusura totale tipo Wuhan?
Io trovo che misure come quelle prese stiano rallentando l’afflusso negli ospedali e soprattutto nelle terapie intensive. Fortunatamente pare che in Italia provochi meno complicanze gravi che in Cina, ma é una cosa che non si sapeva prima e che va ancora verificata.
[quote=Ericradis post_id=95813 time=1582837439 Fortunatamente pare che in Italia provochi meno complicanze gravi che in Cina, ma é una cosa che non si sapeva prima e che va ancora verificata.
[/quote]
A fare i fenomeni dopo si è tutti bravi.
Fino ad oggi non si sapeva nemmeno che era possibile la recidiva...vi basti questo
lucaliffo ha scritto: gio 27 feb 2020, 21:41
FERMI TUTTI!!!!!!!!
un´amico mi manda un post di una pastora evangelica bolsonarica sparato a tutto il brasile, traduco:
"un coito di 2 minuti é piú che sufficiente a un marito per inseminare la moglie. oltre questo é tutto vizio, perversione e SOCIALISMO"
non metto faccine, non c´é niente da ridere.
L'uomo dopo aver inseminato sarebbe giusto morisse perchè la sua funzione biologica termina con quell'atto, tutto il resto è perversione e socialismo
Intanto qua in Spagna mi trattano un po' come un lebbroso, perché vengo dall'italia e non sono passati neanche 10gg. Domani mattina saranno 10.
Da due giorni noto nervosismo, sdrammatizzato dalla battuta di spirito, "stai bene, sì?" "a casa tutti bene, sì?" o da sarcasmi tipo "oh stiamogli alla larga!", chissà i commenti quando non sento.
Sto cercando di limitare i giri per la fabbrica.
Oggi mi sono seduto a mensa vicino ad un collega, ho percepito molto nervosismo, ha mangiato e terminato in pochissimo e se n'è andato.
I tentativi di sdrammatizzare di qualche collega servono a poco.
Ho proposto di lasciarmi a casa qualche giorno, per i colleghi e per me, per la serenità di tutti, ma mi hanno risposto che in fondo, ormai, se avessi il virus lo avrei già attaccato a tutti, quindi tanto vale.
Sono simpatici, sorridono, sono buoni, in fondo, ma io percepisco il loro panico, e in fondo li capisco. Ma la situazione non è facile.
Mi condizionano: una goccia al naso mi fa preoccupare, un calo di zuccheri mi fa misurare la febbre, mi sto autosuggestionando.
Ericradis ha scritto: gio 27 feb 2020, 22:03
Io trovo che misure come quelle prese stiano rallentando l’afflusso negli ospedali e soprattutto nelle terapie intensive. Fortunatamente pare che in Italia provochi meno complicanze gravi che in Cina, ma é una cosa che non si sapeva prima e che va ancora verificata.
Sono d'accordo, però siamo sicuri che la faccenda riguardi solo Codogno e Vò Euganeo?
Milano?
Oggi ho fatto un acquisto in un centro commerciale a Parma, ho incrociato solo una persona con mascherina (tra l'altro non davanti alla bocca, che l'ha comprata a fare poi).
GioPod ha scritto: gio 27 feb 2020, 22:18
Intanto qua in Spagna mi trattano un po' come un lebbroso, perché vengo dall'italia e non sono passati neanche 10gg. Domani mattina saranno 10.
Da due giorni noto nervosismo, sdrammatizzato dalla battuta di spirito, "stai bene, sì?" "a casa tutti bene, sì?" o da sarcasmi tipo "oh stiamogli alla larga!", chissà i commenti quando non sento.
Sto cercando di limitare i giri per la fabbrica.
Oggi mi sono seduto a mensa vicino ad un collega, ho percepito molto nervosismo, ha mangiato e terminato in pochissimo e se n'è andato.
I tentativi di sdrammatizzare di qualche collega servono a poco.
Ho proposto di lasciarmi a casa qualche giorno, per i colleghi e per me, per la serenità di tutti, ma mi hanno risposto che in fondo, ormai, se avessi il virus lo avrei già attaccato a tutti, quindi tanto vale.
Sono simpatici, sorridono, sono buoni, in fondo, ma io percepisco il loro panico, e in fondo li capisco. Ma la situazione non è facile.
Mi condizionano: una goccia al naso mi fa preoccupare, un calo di zuccheri mi fa misurare la febbre, mi sto autosuggestionando.
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Fuori da Wuhan siamo circa a 7 morti ogni mille ammalati, tutte le età comprese.
A me pare che la gente esageri.
Ovviamente il discorso congestione ospedali è un altro.
Ericradis ha scritto: gio 27 feb 2020, 22:03
Io trovo che misure come quelle prese stiano rallentando l’afflusso negli ospedali e soprattutto nelle terapie intensive. Fortunatamente pare che in Italia provochi meno complicanze gravi che in Cina, ma é una cosa che non si sapeva prima e che va ancora verificata.
Sono d'accordo, però siamo sicuri che la faccenda riguardi solo Codogno e Vò Euganeo?
Milano?
Oggi ho fatto un acquisto in un centro commerciale a Parma, ho incrociato solo una persona con mascherina (tra l'altro non davanti alla bocca, che l'ha comprata a fare poi).
Lì a Codogno e limitrofi c’é un cluster di infezione, é molto diffusa. È logico che ormai si é diffusa un po’ ovunque, con la mobilità delle persone che c’é oggi. Rallentare la diffusione mi sembra giusto. Ad esempio oggi é stato trovato il primo positivo della mia provincia, un anziano ottantenne che peró viaggia molto, spesso é a Milano. La mia provincia ha 480000 abitanti. Se l’influenza colpisse in un breve tempo il 10% degli abitanti avremmo 48000 malati. Sembra che peró solo 1% necessiti di ricovero per la sindrome da distress respiratorio, quindi 480 finirebbero in terapia intensiva. Be’, i posti letto, nella mia provincia, di terapia intensiva sono meno di trenta, per tutte le patologie. Questo la gente non lo sa e forse é meglio così.
Ericradis ha scritto: gio 27 feb 2020, 22:39
Lì a Codogno e limitrofi c’é un cluster di infezione, é molto diffusa. È logico che ormai si é diffusa un po’ ovunque, con la mobilità delle persone che c’é oggi. Rallentare la diffusione mi sembra giusto. Ad esempio oggi é stato trovato il primo positivo della mia provincia, un anziano ottantenne che peró viaggia molto, spesso é a Milano. La mia provincia ha 480000 abitanti. Se l’influenza colpisse in un breve tempo il 10% degli abitanti avremmo 48000 malati. Sembra che peró solo 1% necessiti di ricovero per la sindrome da distress respiratorio, quindi 480 finirebbero in terapia intensiva. Be’, i posti letto, nella mia provincia, di terapia intensiva sono meno di trenta, per tutte le patologie. Questo la gente non lo sa e forse é meglio così.
Temo che la politica stia facendo una cinica valutazione economica, si assumono il rischio di intasare ospedali e far morire un po' di gente, piuttosto che bloccare il pil della nazione (perchè la Cina può fare a meno di Wuhan per un po', L'Italia senza il nord è ferma).
Nell'ipotesi più benevola, valutando i primi casi italiani, forse stanno vedendo che ha uno sviluppo meno grave di quel che si è visto a Wuhan.
Speriamo bene.