L'Appiedato ha scritto: ven 27 mar 2020, 9:47
Ericradis ha scritto: ven 27 mar 2020, 6:14
Zedemel ha scritto: gio 26 mar 2020, 20:21
@Ericradis
Come va?
Io e famiglia bene, a parte lo stress della quarantena domestica perenne. In ospedale sempre emergenza, ieri scorte di curaro quasi finite e farmaco irreperibile dai grossisti ma dovrebbe arrivare. Un altro pneumologo con la febbre, la mancanza di mascherine fp3 nei giorni scorsi sta dando questi risultati...
Sono arrivate anche due lettere di avvocati in direzione e prevedo che ne arriveranno a valanghe in ogni ospedale. Anche in questo caso ci saranno quelli che considerano gli ospedali dei bankomat.
Reparto sempre pieno, terapia intensiva idem. In pronto soccorso ieri alle 18 c’erano almeno 20 sospetti covid con sintomi.
Eric, che cosa ci è sfuggito?
Ieri ho evidenziato che a quanto pare il rapporto contagiati/tamponi era uno dei più bassi di sempre (ieri ne sono stati fatti più di 36.000, 10000 in più del solito), eppure la situazione percepita è sempre grave.
Con tutti gli errori e i ritardi del caso non si può dire che la situazione dalla comparsa del primo caso fosse stata presa sottogamba (dal Lunedì già tutte le scuole erano chiuse...) eppure la situazione è ancora impietosa.
Secondo te il problema è anzitutto ampliato da una Sanità impotente? Secondo te questo persistere di gente sintomatica nei triage è sintomo di mancanza di cure alla base?
Discorso complesso:
L’assessore Gallera ha capito subito la gravità e la Regione è stata reattiva. Non hanno contribuito inizialmente governo e sindaci come Sala e Gori che hanno decisamente preso sottogamba il problema.
A livello di ministero pochissimo è stato fatto nel monitorare la situazione nazionale dopo gli allarmi cinesi. Per la normale influenza esiste una rete di medici sentinella. Per il covid non ha funzionato perchè i benedetti tamponi sono stati disponibili sul territorio post fatti di Codogno e contingentati. Eppure anche mia moglie, pneumologa, a cavallo tra gennaio e febbraio aveva visto due polmoniti virali sospette, segnalate in asst, segnalazione caduta nel vuoto. Questo per dire che al momento della chiusura la diffusione del virus era già estesa.
Situazione attuale: da un paio di settimane mi sembra ci sia rispetto delle norme di isolamento, almeno dove vivo io. Però quando si contattano i parenti ci si accorge che è tutto il nucleo familiare che ha avuto/sta facendo l’influenza. Tipo la figlia è stata ammalata, poi una settimana dopo la mamma, la settimana successiva i cugini e nonni e via dicendo.
Ho l’impressione che si debbano spegnere questi tanti piccoli “focolai domestici” prima di vedere un calo. Ma credo non manchi molto.
La sanità territoriale, medici di medicina generale, completamente impreparati a questo nuovo virus sono in guerra come i soldati nella campagna di Russia con le scarpe di cartone. Gli ospedali si sono dovuti convertire in infettivologie nel giro di pochissimo, con sacrifici e difficoltà incredibili. Ospedali con risorse di personale già ai minimi termini da blocchi del turnover stanno molto faticosamente rispondendo a questa epidemia.
Bisogna però dire che nessun sistema sanitario, anche quello dello stato più ricco può essere stato dimensionato per accogliere una tale mole di pazienti affetti dalla stessa patologia. E non lo potrà neanche essere in futuro per una nuova epidemia eventuale, perchè non sarà mai una cosa sostenibile.
Si dovrà agire, banale dirlo, sulla prevenzione.