Per il resto credo sia anche legato a quanto uno ci tenga, Ed Whitlock corse la maratona in meno di 3 ore ultrasettantenne e in meno di 4 ore ultraottantenne. C'è gente che non riesce nemmeno a fare un km di corsa.
Oggi corro
Re: Oggi corro
il problema della prestanza è relativo, nel senso che fino a non tanti anni fa si schiattava a 30-40 anni per altri motivi per cui si era tutti prestanti
Per il resto credo sia anche legato a quanto uno ci tenga, Ed Whitlock corse la maratona in meno di 3 ore ultrasettantenne e in meno di 4 ore ultraottantenne. C'è gente che non riesce nemmeno a fare un km di corsa.
Per il resto credo sia anche legato a quanto uno ci tenga, Ed Whitlock corse la maratona in meno di 3 ore ultrasettantenne e in meno di 4 ore ultraottantenne. C'è gente che non riesce nemmeno a fare un km di corsa.
Mutante sovrumano
Re: Oggi corro
ma infatti... "certe prestanze" dovrebbero averle i giovani.Zedemel ha scritto: mer 28 giu 2017, 14:04 il problema della prestanza è relativo, nel senso che fino a non tanti anni fa si schiattava a 30-40 anni per altri motivi per cui si era tutti prestanti![]()
Per il resto credo sia anche legato a quanto uno ci tenga, Ed Whitlock corse la maratona in meno di 3 ore ultrasettantenne e in meno di 4 ore ultraottantenne. C'è gente che non riesce nemmeno a fare un km di corsa.
vabbè, poi ci sono i miei 2 amici qui che a 70 anni ancora figliano, con donne 40 anni più giovani però
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zivago
Re: Oggi corro
Ciao lucaliffo,
stai dicendo che tutto il nostro agire dovrebbe assecondare i nostri primordiali ed immutabili istinti? Che per legge genetica saremmo migliori di quel siam diventati, sennonché proprio la CULTURA ci ha corrotti? Che l'idilliaca esistenza dei primitivi ominidi è stata irrimediabilmente guastata dacché l'homo sapiens (cioè l'uomo acculturato) ha prevalso?
Eppure se consideriamo la vita dal punto di vista evolutivo (in senso darwiniano): la CULTURA UMANA (capacità di astrazione, cognizioni, linguaggio, convivenza sociale, attività intellettuali e materiali) risulta proprio dall'evoluzione della nostra specie.
Ovviamente la cultura umana ha determinato processi storici non lineari: sempre si sono alternate fasi di progresso e regressione; realizzazioni di bellezze e mostruosità; periodi di pace e guerra; momenti di speranza e disperazione.
E l'attuale fase storica com'è? Al momento a me sembra che la parabola sia in fase discendente. Penso che sia in crisi soprattutto il connotato più significativo della CULTURA UMANA: cioè la visione prospettica.
Non sorretti da aspettative fiduciose, senza lo sprone dell'azzardo, impauriti dall'ignoto, scoraggiati al sognare… va da sé che anche il livello prestazionale (in ogni ambito) risulta mortificato.
P.S. lucaliffo, nelle tue analisi (sempre stimolanti in questo forum un po' sonnolento) sui costumi e rapporti sessuali, non trovo mai la parola INNAMORAMENTO. Parli di accoppiamenti disinibiti, di amplessi, di forme anatomiche, mai di “FARE L'AMORE” (che è cosa diversa dal “trombare”): forse perché lo consideri “politicamente corretto” ?
P.P.S. È ormai invalso l'uso inflazionato di termini come “politicamente corretto” e “buonismo”. Molte volte sono usati in senso dispregiativo da chi si ritiene alternativo al “sistema” o al cosiddetto “pensiero unico”.
Sono dei cliché : abbondano nel web e nelle risse dei talk show televisivi. Quando però son ripetuti, come litania, con scarsa e poco originale argomentazione; anziché qualificare chi li propone per arguzia e intelligente spirito critico, li rende conformisti, tutt'altro che ribelli.
stai dicendo che tutto il nostro agire dovrebbe assecondare i nostri primordiali ed immutabili istinti? Che per legge genetica saremmo migliori di quel siam diventati, sennonché proprio la CULTURA ci ha corrotti? Che l'idilliaca esistenza dei primitivi ominidi è stata irrimediabilmente guastata dacché l'homo sapiens (cioè l'uomo acculturato) ha prevalso?
Eppure se consideriamo la vita dal punto di vista evolutivo (in senso darwiniano): la CULTURA UMANA (capacità di astrazione, cognizioni, linguaggio, convivenza sociale, attività intellettuali e materiali) risulta proprio dall'evoluzione della nostra specie.
Ovviamente la cultura umana ha determinato processi storici non lineari: sempre si sono alternate fasi di progresso e regressione; realizzazioni di bellezze e mostruosità; periodi di pace e guerra; momenti di speranza e disperazione.
E l'attuale fase storica com'è? Al momento a me sembra che la parabola sia in fase discendente. Penso che sia in crisi soprattutto il connotato più significativo della CULTURA UMANA: cioè la visione prospettica.
Non sorretti da aspettative fiduciose, senza lo sprone dell'azzardo, impauriti dall'ignoto, scoraggiati al sognare… va da sé che anche il livello prestazionale (in ogni ambito) risulta mortificato.
P.S. lucaliffo, nelle tue analisi (sempre stimolanti in questo forum un po' sonnolento) sui costumi e rapporti sessuali, non trovo mai la parola INNAMORAMENTO. Parli di accoppiamenti disinibiti, di amplessi, di forme anatomiche, mai di “FARE L'AMORE” (che è cosa diversa dal “trombare”): forse perché lo consideri “politicamente corretto” ?
P.P.S. È ormai invalso l'uso inflazionato di termini come “politicamente corretto” e “buonismo”. Molte volte sono usati in senso dispregiativo da chi si ritiene alternativo al “sistema” o al cosiddetto “pensiero unico”.
Sono dei cliché : abbondano nel web e nelle risse dei talk show televisivi. Quando però son ripetuti, come litania, con scarsa e poco originale argomentazione; anziché qualificare chi li propone per arguzia e intelligente spirito critico, li rende conformisti, tutt'altro che ribelli.
Ultima modifica di zivago il mer 28 giu 2017, 18:15, modificato 1 volta in totale.
Re: Oggi corro
Ciao Zivago.
Io credo che inizialmente la "cultura" sia stata usata per la sopravvivenza della specie. Educare i figli a ripararsi dalle caverne o appiccare fuochi per tenere lontane le fiere serviva per proteggere sé stessi e l'intera specie.
Ora invece la cultura serve per bloccare gli altri. Secoli di sperimenti ci hanno permesso di capire che.. è più facile sottomettere gli altri se questi ultimi sono ignoranti. E si sa come rendere ignoranti le persone. Come? Insegnando, inculcando cose (chiamati usi e costumi) che i singoli vedono belli e utili, ma in realtà danneggiano la massa.
A me viene da pensare come anni fa i bambini erano liberi di giocare per strada, con quei due giocattoli che potevano avere. Ora invece i genitori sgridano i figli a non giocare per terra e a farli calmare quando piangono comprando un giochino nuovo (o, peggio, mettendoli davanti la tv o qualche strumento videoelettronico).
Il fatto di non permettere i figli di giocare per terra lo chiamano "igiene" (la società discrimina chi non è igienico), ma non si accorgono che così i figli non sviluppano la loro creatività (ecc).
Il fatto di metterli davanti alla tv quando piangono lo chiamano "così si calmano" (la società discrimina chi è irrequieto). In realtà così il figlio impara ad avere tutto subito e impara solo ad usare cose elettroniche, ergo ad isolarsi.
Sono solo due esempi, ma non mi pare che attualmente la cultura vada sempre d'accordo con il singolo e i suoi bisogni.
E il termine "cultura" è tanto vasto.
Io credo che inizialmente la "cultura" sia stata usata per la sopravvivenza della specie. Educare i figli a ripararsi dalle caverne o appiccare fuochi per tenere lontane le fiere serviva per proteggere sé stessi e l'intera specie.
Ora invece la cultura serve per bloccare gli altri. Secoli di sperimenti ci hanno permesso di capire che.. è più facile sottomettere gli altri se questi ultimi sono ignoranti. E si sa come rendere ignoranti le persone. Come? Insegnando, inculcando cose (chiamati usi e costumi) che i singoli vedono belli e utili, ma in realtà danneggiano la massa.
A me viene da pensare come anni fa i bambini erano liberi di giocare per strada, con quei due giocattoli che potevano avere. Ora invece i genitori sgridano i figli a non giocare per terra e a farli calmare quando piangono comprando un giochino nuovo (o, peggio, mettendoli davanti la tv o qualche strumento videoelettronico).
Il fatto di non permettere i figli di giocare per terra lo chiamano "igiene" (la società discrimina chi non è igienico), ma non si accorgono che così i figli non sviluppano la loro creatività (ecc).
Il fatto di metterli davanti alla tv quando piangono lo chiamano "così si calmano" (la società discrimina chi è irrequieto). In realtà così il figlio impara ad avere tutto subito e impara solo ad usare cose elettroniche, ergo ad isolarsi.
Sono solo due esempi, ma non mi pare che attualmente la cultura vada sempre d'accordo con il singolo e i suoi bisogni.
E il termine "cultura" è tanto vasto.
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
Re: Oggi corro
la cultura va anche un po' per prova ed errore e così è sempre stato. Nella nostra epoca ci sono cose positive (ad esempio da noi son 70 anni che non ci sono guerre) e cose negative. Magari di quelle cose che ora vanno di moda, poi se ne vedranno le conseguenze negative e si passerà ad altro. Oppure una specie si estingue.... però voglio dire... se deve essere, sarà.chippz ha scritto: mer 28 giu 2017, 18:15 Ciao Zivago.
Io credo che inizialmente la "cultura" sia stata usata per la sopravvivenza della specie. Educare i figli a ripararsi dalle caverne o appiccare fuochi per tenere lontane le fiere serviva per proteggere sé stessi e l'intera specie.
Ora invece la cultura serve per bloccare gli altri. Secoli di sperimenti ci hanno permesso di capire che.. è più facile sottomettere gli altri se questi ultimi sono ignoranti. E si sa come rendere ignoranti le persone. Come? Insegnando, inculcando cose (chiamati usi e costumi) che i singoli vedono belli e utili, ma in realtà danneggiano la massa.
A me viene da pensare come anni fa i bambini erano liberi di giocare per strada, con quei due giocattoli che potevano avere. Ora invece i genitori sgridano i figli a non giocare per terra e a farli calmare quando piangono comprando un giochino nuovo (o, peggio, mettendoli davanti la tv o qualche strumento videoelettronico).
Il fatto di non permettere i figli di giocare per terra lo chiamano "igiene" (la società discrimina chi non è igienico), ma non si accorgono che così i figli non sviluppano la loro creatività (ecc).
Il fatto di metterli davanti alla tv quando piangono lo chiamano "così si calmano" (la società discrimina chi è irrequieto). In realtà così il figlio impara ad avere tutto subito e impara solo ad usare cose elettroniche, ergo ad isolarsi.
Sono solo due esempi, ma non mi pare che attualmente la cultura vada sempre d'accordo con il singolo e i suoi bisogni.
E il termine "cultura" è tanto vasto.
Mutante sovrumano
Re: Oggi corro
comunque siamo follemente O.T. 
per tornare in tema, oggi ad esempio.... ho riposato.
per tornare in tema, oggi ad esempio.... ho riposato.
Mutante sovrumano
Re: Oggi corro
Oggi invece ho improvvisato un allenamento. Ho accompagnato mia moglie in ospedale per un intervento in day hospital, dopo 11 ore in ospedale il medico ci consegna il foglio di dimissioni. Mi tocca andare a prendere l'auto che è parcheggiata fuori dal complesso ospedaliero e rientrare in area ospedaliera con il pass che autorizza chi è in dimissione. Ora il fatto è che la distanza è di circa 3 km e...sta facendo un temporale/nubifragio.
Aspetto 20' e intanto provo a chiamare un taxi ma sono tutti occupati. Mi decido: si corre sotto la pioggia! E così arrivo completamente fradicio al parcheggio, mi ricordo di aver messo ieri nel bagagliaio i vestiti da portare in lavanderia, li prendo e mi cambio!
Ecco probabilmente 3 km intorno a 6'/km schivando le pozzanghere. Correre ci Libera dal bisogno.
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Aspetto 20' e intanto provo a chiamare un taxi ma sono tutti occupati. Mi decido: si corre sotto la pioggia! E così arrivo completamente fradicio al parcheggio, mi ricordo di aver messo ieri nel bagagliaio i vestiti da portare in lavanderia, li prendo e mi cambio!
Ecco probabilmente 3 km intorno a 6'/km schivando le pozzanghere. Correre ci Libera dal bisogno.
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Re: Oggi corro
infatti! lasciamo la discussione agli oggicorridori.Zedemel ha scritto: mer 28 giu 2017, 19:43 comunque siamo follemente O.T.
per tornare in tema, oggi ad esempio.... ho riposato.
zivago, ti rispondo nella discussione "psicologia"
Re: Oggi corro
Oggi alle 12 con molto vento ma soleggiato e fresco: 10 km a 5'56" e 2 di defaticamento su sterrato.
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Re: Oggi corro
Dopo 15 gg di riposo 6 km di CL.



