Dipende cosa definiamo progresso, il mondo è millenni che progredisce, tecnologicamente e socialmente, se oggi una può girare in minigonna è pur sempre frutto di un progresso.GioPod ha scritto: dom 20 ago 2017, 9:42 Qua a Barcellona sono ammalati di progressismo, e continuano a dire "non abbiamo paura".
Invece hanno paura. Hanno paura che se la gente comincia ad avere paura questo delirio dell'accoglienza incontrollata e senza fine possa essere messo in discussione.
E quindi messo in discussione anche tutto il concetto di progressismo, che si basa su un auto-alimentato e auto-ingannevole ottimismo nei confronti della vita.
Hanno paura che se la gente comincia ad avere paura serpeggino i primordiali sentimenti di odio e desiderio di vendetta, e questo per il progressismo sarebbe la fine.
In sostanza dicono di non avere paura perché temono che questa allucinazione di progresso possa terminare.
Come un drogato, appunto, che vorrebbe che il suo stato di alterazione continuasse per sempre
Casomai il nocciolo del discorso è che non dobbiamo per forza pensare che tutti vogliano fare il nostro percorso. Insomma il banale principio che quando si va a casa d'altri, se ne rispetta le regole, non capisco perché non dovrebbe valere per una nazione.

