Zedemel ha scritto: lun 20 nov 2017, 20:50
guarda, anche se mi pare che quello che dico vada a finire spesso in una specie di "o sei con noi o contro di noi", io non nego che il mondo moderno occidentale abbia parecchie storture da migliorare, che ho anche vissuto in prima persona, ma comunque non farei cambio, mettendo insieme pro e contro, con la vita di una tribù sperduta dove invece di pensare all'allenamento del giorno tocca pensare se si camperà o meno da qui a una settimana.
ma questa è una personalissima opinione e ognuno valuta le proprie priorità e necessità.
Ciao
Zedemel,
figurati se a me piace il “sistema” in cui viviamo. Per una vita ho combattuto per la democrazia e la libertà, contro il potere dominante e prepotente, in difesa degli “ultimi”. Ancora oggi mi do da fare impegnandomi nel volontariato sociale e partecipando nelle istituzioni locali.
Piuttosto mi infastidisce l'accidia sottesa al vuoto blaterare, al sentenziare condanne definitive, alla generica rampogna, al biasimo verso tutti fuorché se stessi, al ceco tifo da curva per la propria squadra in odio a quella avversa.
Mi intristiscono i parolai senza costrutto, quelli del blà blà senza un conseguente concreto personale agire e che nemmeno propongono fattive proposte realizzabili nella situazione e nel momento dato.
Non mi piacciono quelli che si atteggiano ad antagonisti non omologati al sistema dominante eppure da questo suggono il nettare. Trovo penosi gli “Zorro” della tastiera, i giustizieri “cavalieri senza macchia e senza paura” che credono di lasciare il segno convinti di saperla lunga su tutto, perché loro tutto hanno capito e sanno già come andrà a finire.
Ho a noia le farneticazioni, nel
web, di gente che legge e scrive solo quello che avvalora la propria convinzione in un susseguirsi di ridondanti citazioni, richiami e reciproci sostegni.
Più di tutto non sopporto gli arroganti: ma non tanto quelli che attaccano per predisposizione caratteriale o istintiva difesa. Piuttosto trovo odiosi i furbi: quelli che, secondo convenienza, fanno i prepotenti con i concilianti o i deboli; mentre son compiacenti, tutt'altro che aspri, quando e con chi hanno da ricavar vantaggio.
Di te,
Zedemel, ammiro il rispetto verso l'interlocutore e la non supponenza nell'esporre le tue convinzioni (che non sempre condivido). Qualche volta, con chi si assurge a “capobastone”, ti poni (ma meno di altri) in modo ancillare: forse lo fai inconsapevolmente, per gentilezza d'animo, epperò poi… ne esci bastonato.