Il fatto del giorno!

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maxmagnus
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da maxmagnus »

Andy Ngo, giornalista americano di etnia asiatica e gay é stato attaccato e pestato da un gruppo organizzato che va in giro vestito di nero, con maschere e bastoni e si fa chiamare antifascista.
ovviamente, i media mainstream ignorano la cosa e anzi alcuni gioiscono apertamente (Huffington post, tra gli altri)
queste cose succederanno anche da noi, ho pochi dubbi su questo
https://www.independent.co.uk/news/worl ... 81331.html

ps
sottolineo il fatto che sia asiatico e gay non perché cambi qualcosa per me, ma per sottolineare la totale ipocrisia dei "paladini delle minoranze"
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GioPod
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da GioPod »

Scrivo qua un mio pensiero serale di fb:
Io ho visto la povertà più assoluta, nel 1993, con l'ONU, ero in Mozambico, Africa, in quegli anni il paese più povero del pianeta.
Ho visto i veri profughi di guerra, in Turchia, un anno e mezzo fa, nel mio stesso albergo, famiglie di profughi provenienti dalla vicina Siria.
Li riconosci: capelli corti, trasandati e tagliati male, vestiti sgualciti, semplici, senza marche esibite, scarpe vecchie, occhi mesti, e soprattutto famiglie intere: padre, madre, figli, nonno e nonna. E quando li incroci in ascensore hanno quello sguardo incredulo, rispettoso, come se stessero guardando qualcuno di un altro mondo, come in effetti ero io per loro, uomo d'affari ben vestito proveniente dall'europa.
Quelli che stiamo importando sono per una buona parte vitelloni sfrontati che ti guardano con aria di sfida, dietro al loro taglio di capelli scalato, con la maglietta della Nike e lo smartphone in mano. Con quel muscolo spesso coltivato in qualche palestra di periferia. Rigorosamente soli.
Qualcuno dei nostri politici tiene a bada i sensi di colpa dati dalla loro posizione sociale, autoconvincendosi che quello che stanno facendo per questi ragazzotti avventurosi è in realtà un occuparsi dei più poveri, dei più bisognosi.
Fanno finta di non sapere che quelli più poveri, i soldi per arrivare in Libia non ce li hanno, e non ne hanno nemmeno le forze, e neppure le ambizioni.
Stiamo solo alimentando il desiderio di "avventura europea" per i più forti e i più sfrontati, di sicuro i meno bisognosi, quando non sono addirittura i più socialmente pericolosi.
La cosa in sé non sarebbe neanche troppo male se non ci fossero conseguenze gravi:
- svuotiamo i paesi di generazioni di ragazzotti che potrebbero/dovrebbero risollevare le sorti dei loro paesi, che invece rimarranno con bambini, donne e vecchi, con sempre meno speranza.
- sostituiamo i nostri giovani preparati e speranzosi con giovani senza studi e ambizioni, con spesso la speranza di soldi e vita facili.
- facilitiamo l'ingresso incontrollato di possibili terroristi e ex ISIS(ogni paese che si rispetti deve poter controllare, filtrare e tenere traccia di chi entra)
- alimentiamo la delinquenza, perché in anni di crisi del nostro paese non possiamo farci carico di altre bocche da sfamare, e il sistema di welfare non ce la fa. Chi arriva è per lamaggior parte destinato ad ingrossare le fila della micro-delinquenza.
- alimentiamo, quando va bene, il mercato nero del lavoro e la spinta verso il basso di stipendi e pretese economiche e di sicurezza in generale. Si sa, chi vive una situazione precaria è più portato ad accettare cose che gli autoctoni non accettano, per dignità, e aspettative di lungo termine.
- Alimentiamo tensioni sociali perché la crisi migratoria incontrollata porta ad agglomerare presenze massiccie nelle zone di per sé già più povere delle città, dove gli alloggi costano meno. Non vanno certo ai “Parioli" o in San Babila. Di creano sacche e tensioni.
Questo solo per citare le prime cose che mi vengono in mente.
E in tutto questo l'Europa continua a essere assente. Quando ci chiedono di aumentare le tasse, a costo di abbassare ancora i consumi e "eutanizzare" la nostra economia si fanno sentire.
Quando c'è da farsi carico delle conseguenze della crisi migratoria che hanno principalmente contribuito a causare, allora niente, diventa un "problema italiano".
Sono SERIAMENTE preoccuato per i miei figli, preoccupato da quanto siamo miopi, incapaci di una visione d'insieme e di lungo periodo che non sia il "qui e ora", da quanto siamo schiavi del politically correct e del senso di colpa diffuso che questo comporta, dall'incapacità di reagire e dal lasciarsi andare all'empatia che blocca le lingue, le coscienze, il libero pensiero, e in definitiva diventa suicida per ignavia
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da Zedemel »

GioPod ha scritto: mer 3 lug 2019, 22:53 Quelli che stiamo importando sono per una buona parte vitelloni sfrontati che ti guardano con aria di sfida, dietro al loro taglio di capelli scalato, con la maglietta della Nike e lo smartphone in mano. Con quel muscolo spesso coltivato in qualche palestra di periferia. Rigorosamente soli.
il tassello che mi manca è.... perché lo fanno? Non stanno quindi così male, tirano fuori dei bei soldini per fare il viaggio, rischiano parecchio su imbarcazioni di fortuna (molti arrivano non tramite ong, ma con viaggi autonomi), spesso vengono incarcerati, malmenati, violentati, derubati nei campi libici. Quindi perché? Non è una domanda polemica, è proprio per capire, perchè la cosa non ha senso, a meno che nei loro paesi ci siano gruppi che fanno lavaggio del cervello dicendo che in europa c'è il bengodi e questo vale il rischio. Ma fosse pure così, se hanno gli smartphone non vedono le notizie? La gente che schiatta in mare, o la vita povera che fan qua?
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da mb70 »

Bello spunto Giopod

La risposta a perché lo fanno potrebbe essere la stessa che trovarono gli italiani nel secolo passato. Noi e gli irlandesi ne abbiamo fatta di emigrazione.
Ho letto, e vi consiglio di leggere, Italiani Poca Gente, saggio scorrevole di demografia. Il caso italiano è analizzato con dati oggettivi e linguaggio accessibile.

Nei prossimi anni l'Africa subsahariana aumenterà di molto la popolazione. Costretta tra due oceani la pressione migratoria si rivolgerà all'Europa. Qual'e' il paese frontiera?...
D'altra parte in Italia abbiamo un serio problema demografico.

Una popolazione vecchia non può essere assistita da pochi giovani che lavorano e pagano tasse e contributi per tutti.
Ma anche in questo caso l'immigrazione, se gestita e affiancata da investimenti, può in parte sopperire ai nostri problemi demografici. Ci vuole il tempo di una generazione comunque.
Concordo con la critica all'Europa.
Per il resto le ONG fanno il loro lavoro e lo stesso deve fare lo Stato.

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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da Zedemel »

mb70 ha scritto: gio 4 lug 2019, 9:05
La risposta a perché lo fanno potrebbe essere la stessa che trovarono gli italiani nel secolo passato. Noi e gli irlandesi ne abbiamo fatta di emigrazione.
Si però gli italiani che emigravano non mi sembravano "vitelloni sfrontati". Se già là hanno maglietta della nike e smartphone, è così migliore poi la vita che vengono a fare qui? Mah!
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mb70
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da mb70 »

Difficile rispondere basandomi su una maglietta nike e un cellulare
Certo è che quelli vittime di carestie non hanno forza e soldi per emigrare mentre i profughi di guerra sono facilmente riconoscibili.
Restano questi che sono giovani in cerca di fortuna

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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da GioPod »

La nostra emigrazione era COMPLETAMENTE DIVERSA.
si andava a LAVORARE in un paese che cercava LAVORATORI.

Qua vengono senza intenzione di lavorare o solo alcuni, in un paese che non offre abbastanza lavoro agli stessi italiani.

È completamente diverso il quadro
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da orli »

Io ho avuto i miei nonni che nel dopoguerra sono migranti in Svizzera per lavorare ed effettivamente raccontavano che lo facevano perché avevano la famiglia a casa da sfamare...qui non c'era niente percui l'unica era andare all'estero....ma in Svizzera allora come adesso non facevano assistenzialismo, chi.pensava di fare il vagabondo veniva immediatamente rispedito al confine....pure mio padre l'ha vissuta ma era come dice GioPod una situazione completamente diversa, necessita' di lavorare per vivere....qui mi sembra più una ricerca di assistenzialismo dove.di lavorare non se ne parla
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da Zedemel »

orli ha scritto: gio 4 lug 2019, 11:06 Io ho avuto i miei nonni che nel dopoguerra sono migranti in Svizzera per lavorare ed effettivamente raccontavano che lo facevano perché avevano la famiglia a casa da sfamare...qui non c'era niente percui l'unica era andare all'estero....ma in Svizzera allora come adesso non facevano assistenzialismo, chi.pensava di fare il vagabondo veniva immediatamente rispedito al confine....pure mio padre l'ha vissuta ma era come dice GioPod una situazione completamente diversa, necessita' di lavorare per vivere....qui mi sembra più una ricerca di assistenzialismo dove.di lavorare non se ne parla
anche perché qua ce ne sono parecchi di africani che sgobbano da anni in fabbrica o altrove, e a sentirli in certe interviste sono i primi a cui non piace questo andazzo.
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Re: Il fatto del giorno!

Messaggio da mb70 »

GioPod ha scritto:La nostra emigrazione era COMPLETAMENTE DIVERSA.
si andava a LAVORARE in un paese che cercava LAVORATORI.

Qua vengono senza intenzione di lavorare o solo alcuni, in un paese che non offre abbastanza lavoro agli stessi italiani.

È completamente diverso il quadro
Si è diverso anche perché sono passati quasi 2 secoli e la società stessa è diversa.
Ora però in tutta franchezza non posso avventurarmi sul discorso che riguarda le reali intenzioni di questi ragazzotti. Probabilmente questi si notano di più di tanti altri che arrivano e iniziano tra mille difficoltà un percorso di integrazione.
In ogni caso penso che un certo atteggiamento politico di intransigenza era giusto e necessario. Si era creato un business dell'accoglienza. Infatti il taglio del rimborso giornaliero ha portato ad un minor interesse da parte di alcune improbabili strutture di accoglienza.

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