tecnica nella corsa
Re: tecnica nella corsa
Forse dovresti favorire l’anteroversione del bacino lavorando sui muscoli. Peró non é facile.
Re: tecnica nella corsa
ma io dico... dopo 1.5 decenni passati a diffondere il verbo "non rompete er cazzo con la tecnica di corsa, specie per chi é giá forte", ancora co´ ste storie? mi sono sgolato inutilmente? mi sono fatto bannare da RF inutilmente? 

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Re: tecnica nella corsa
Io sono del partito di Luc, se non crea problemi e se non ci sono errori macroscopici non si cambia!
A parte questo, ci sono alcuni studi che dimostrano che inclinare il busto in avanti fa diminuire il carico a livello articolare al ginocchio (nell'ordine del 15-25%, tutto da verificare però). Di solito ciò che toglie il carico alla parte anteriore lo aumenta alla parte posteriore: tendine d'Achille e polpacci.
Mi pare di ricordare che nel passaggio bici-corsa avessi avuto dei problemi ai polpacci o mi sbaglio? Magari questo stile è una sorta di autoprotezione di problemi passati.
Comunque, come nella corsa, anche nella vita "normale" la postura sta perdendo importanza in termini di associazione con il dolore. Trovi persone "dritte" che hanno un mal di schiena perenne, mentre persone "storte" che stanno benissimo; diciamo che la postura, intesa come "forma" della schiena, è oramai classificata come elemento estetico più che funzionale.
A parte questo, ci sono alcuni studi che dimostrano che inclinare il busto in avanti fa diminuire il carico a livello articolare al ginocchio (nell'ordine del 15-25%, tutto da verificare però). Di solito ciò che toglie il carico alla parte anteriore lo aumenta alla parte posteriore: tendine d'Achille e polpacci.
Mi pare di ricordare che nel passaggio bici-corsa avessi avuto dei problemi ai polpacci o mi sbaglio? Magari questo stile è una sorta di autoprotezione di problemi passati.
Comunque, come nella corsa, anche nella vita "normale" la postura sta perdendo importanza in termini di associazione con il dolore. Trovi persone "dritte" che hanno un mal di schiena perenne, mentre persone "storte" che stanno benissimo; diciamo che la postura, intesa come "forma" della schiena, è oramai classificata come elemento estetico più che funzionale.
Se hai bisogno di informazioni per un infortunio relativo alla corsa qui trovi il mio sito: https://nicolarossift.com 

Re: tecnica nella corsa

Re: tecnica nella corsa
Si deve vedere tutto dinamicamente, con un video di lato, meglio su pista come nella foto che le linee a terra fanno da riferimento per l'orizzonte.
Si,dipende dal bacino, quello sicuro che fa perdere qualche secondo a km è la lordosi lombale tipo donna che corre col culo ritto, di conseguenza spalle molto arretrate, petto aperto in avanti come nello squat, scapole addotte come in uno squat e quindi braccia che ondeggiano solo dietro la schiena.
La dinamica del bacino nella corsa è opposta a quella di uno squat, nello squat si va in anteroversione o con forti carichi si va in contrazione isometrica per bloccare la eccessiva retroversione, nella corsa invece si va proprio in retroversione.
Si,dipende dal bacino, quello sicuro che fa perdere qualche secondo a km è la lordosi lombale tipo donna che corre col culo ritto, di conseguenza spalle molto arretrate, petto aperto in avanti come nello squat, scapole addotte come in uno squat e quindi braccia che ondeggiano solo dietro la schiena.
La dinamica del bacino nella corsa è opposta a quella di uno squat, nello squat si va in anteroversione o con forti carichi si va in contrazione isometrica per bloccare la eccessiva retroversione, nella corsa invece si va proprio in retroversione.
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Re: tecnica nella corsa
Secondo me Ni!Dimitry ha scritto: lun 25 apr 2022, 7:55 Si deve vedere tutto dinamicamente, con un video di lato, meglio su pista come nella foto che le linee a terra fanno da riferimento per l'orizzonte.
Si,dipende dal bacino, quello sicuro che fa perdere qualche secondo a km è la lordosi lombale tipo donna che corre col culo ritto, di conseguenza spalle molto arretrate, petto aperto in avanti come nello squat, scapole addotte come in uno squat e quindi braccia che ondeggiano solo dietro la schiena.
La dinamica del bacino nella corsa è opposta a quella di uno squat, nello squat si va in anteroversione o con forti carichi si va in contrazione isometrica per bloccare la eccessiva retroversione, nella corsa invece si va proprio in retroversione.
Opino questo 2 cose:
- L'antiversione fa perdere "qualche secondo/Km". Difficile da dimostrare nella corsa di endurance, hai dati a supporto?
- Nella corsa di velocità si tenta di togliere l'antiversione (soprattutto alle donne), ma non direi che si corre in retroversione, diciamo in una posizione neutra. Qui l'antiversione è vero che limita la velocità di corsa.
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Re: tecnica nella corsa

Per intenderci, Appiedato mi sembra sia piuttosto nella posizione 2 partendo da sx, forse per i muscoli posteriori della coscia molto sviluppati e forti. Per andare nella posizione 4 potrebbe cercare di allungarli e magare rinforzare il quadricipite.
Re: tecnica nella corsa
Un esame che feci su Letsrun su Boniface Kibiwott:
In figure 1, the perperndicular from the center of mass at the moment of maximum loading and junction of the knees, to note how it
falls perfectly on the metatarsal.
In figure 2, the angle to the knee during contact phase, value of 52°, this is one of the most important angles to minimize the braking action, a model in ovestriding has much lower value, around 40°-45°.
In figure 3, the angle to the knee in phase of maximum loading, very low value, of 125°, it is characteristic of the African runners who charge more to the knee of the whites.
In figure 4, the perfect circular action of the foot, a pendular type run does not have the margins so rounded, but much steepy.
In figure 5, another peculiar African characteristic, the angle to the thigh very narrow during suspension phase.

In figure 1, the perperndicular from the center of mass at the moment of maximum loading and junction of the knees, to note how it
falls perfectly on the metatarsal.
In figure 2, the angle to the knee during contact phase, value of 52°, this is one of the most important angles to minimize the braking action, a model in ovestriding has much lower value, around 40°-45°.
In figure 3, the angle to the knee in phase of maximum loading, very low value, of 125°, it is characteristic of the African runners who charge more to the knee of the whites.
In figure 4, the perfect circular action of the foot, a pendular type run does not have the margins so rounded, but much steepy.
In figure 5, another peculiar African characteristic, the angle to the thigh very narrow during suspension phase.

Ultima modifica di Dimitry il lun 25 apr 2022, 9:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: tecnica nella corsa
No, o meglio, anche ma non solo e non in misura preponderante, il problema più cronico fu la pubalgia, per esempioNicolaRossi1 ha scritto:
Mi pare di ricordare che nel passaggio bici-corsa avessi avuto dei problemi ai polpacci o mi sbaglio? Magari questo stile è una sorta di autoprotezione di problemi passati.
Il messaggio del califfo è chiaro ma mi chiedo perché non provare a curare un aspetto che potrebbe portare un bonus "gratis". A fare esercizi di tecnica non ci penso nemmeno, uno perchè non ho tempo, due perché non c'è nessuno che mi possa dare feedback istantanei. Diverso il discorso muscolare, lì in effetti dovrei e potrei fare qualcosa di più che perché se anche la cosa non comportasse ricadute sulla tecnica sarebbe comunque positivo per diverse altre ragioni. Praticamente non faccio un minuto di stretching da 2 anni...che vergogna!
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" personaggio occulto, un massone, un beato paolo" (cit. Lucaliffo)
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Re: tecnica nella corsa
Nicola, in posizione neutra si va in retroversione, in postura eretta, a riposo, si sta in lordosi, se no avei scritto iperlordosi, l'esempio della donna è per far capire a chi non ne sa nulla cosa si intede nel caso più limite che esista, la iperlordosi, che è ancora peggio.
Tra velocità ed endurance cambia nulla, cambiano solo tre angoli che decidono praticamente zero: l'angolo di flessione dorsale del piede in fase di contatto dato che il velocista atterra di avampiede e non è manco sempre detto nell'endurance, l'angolo tra tibia e terreno in fase di propulsione che nei velocisti è più stretto, unico angolo veramente caratteristico di differenza; il terzo angolo è quello alla coscia che si vede sopra in figura 5 che nei fondisti è più ampio, ma anche qui non è sempre detto perchè molti africani lo hanno stretto, come un velocista, come sopra Kibiwott.
Tra velocità ed endurance cambia nulla, cambiano solo tre angoli che decidono praticamente zero: l'angolo di flessione dorsale del piede in fase di contatto dato che il velocista atterra di avampiede e non è manco sempre detto nell'endurance, l'angolo tra tibia e terreno in fase di propulsione che nei velocisti è più stretto, unico angolo veramente caratteristico di differenza; il terzo angolo è quello alla coscia che si vede sopra in figura 5 che nei fondisti è più ampio, ma anche qui non è sempre detto perchè molti africani lo hanno stretto, come un velocista, come sopra Kibiwott.