sei troppo morbido... l´empatia é solo il mezzo (matrice cristiana) per raggiungere l´obiettivo di sezionare la societá in caste e stabilire che alcune di queste sono "migliori" di altre con diritto a comandare e compiere impunemente nefandezze.GioPod ha scritto: gio 5 set 2019, 7:23 Io lo chiamo il diritto empatico.
Che non è in funzione del reato ma della vittima.
Donna: molta empatia.
Gay, nero/a, musulmano/a sono altri fattori di empatia in ordine decrescente.
Vittima uomo bianco etero, nessuna empatia.
Donna, gay, magari scura e non cattolica: la combo
la definizione esatta é NAZIFEMMINISMO.
qui in tv stanno parlando di un caso che fa scalpore... una ragazzina a 15 anni denunció il padre di abusi, il tizio si fece 2 anni ar gabbio tra aggressioni e torture degli altri carcerati... ora ha ritrattato e addirittura ha detto al giudice che vuole vivere col padre e non con la famiglia della madre.
il padre, scarcerato, si nasconde perché molti lo vogliono ammazzare per strada (i brasiliani si divertono ad ammazzare per strada accusati di reati, specie reati sessuali).
questo accade perché si crede alla denunciante SULLA PAROLA... una donna "non puó" essere matta o pezza di merda calunniatrice, lo dice la costituzione. é una razza eletta
un giornalista del tg ieri sera ha detto "poverina, a quell´etá non era in grado di distinguere un atto di innocente amore paterno con un abuso sessuale"... ma vaffanculo!


