IL METODO HADD

L'allenamento per tutte le altre distanze e la tecnica di corsa
spuffy
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Re: RE: Re: IL METODO HADD

Messaggio da spuffy »

Zedemel ha scritto:
spuffy ha scritto:Marek scusa ma che vuol dire che siccome sta nella seconda parte dei arrivati allora non si può fare certe domande? Un po come se allora anche te stai qui con il califfo a migliorare tecnica di corsa e tutto il resto e ti dicessi che ieri ai CdS saresti arrivato penultimo o terzultimo... Bha

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da un punto di vista sportivo per me son tutti uguali, da chi corre a 3' a chi corre a 6', perchè tutti comunque hanno avuto lo spirito di alzarsi dal divano.
da un punto di vista più "didattico" trovo più interessante e attendibile, sapere come ti alleni ad esempio tu, piuttosto che uno che va come me. Poi che riesca a replicarlo è un altro paio di maniche :lingua: :joint:
Zed da me puoi capire ben poco non ci capisco niente neanche io! :)

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3000-8:16 2:45 min/km
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lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

minkia oh! mi sveglio la mattina e trovo 4 pagine di VIULEEEENZA??? vabbè, sarà che la primavera stimola il testosterone... :joint:

allora ripartiamo dall'inizio.

FENOMENO DA SPIEGARE:
prendendo gente che era abituata a fare cl mettiamo a 5'30, la si costringe a farla a 7'30 (cosa a cui NON era abituata) e in 2 mesi gli migliora di 1'/km. ma non c'è miglioramento (se non minimissimo) in gara o nel f.veloce nonostante parliamo ancora di sforzi quasi totalmente aerobici. penso che fin qui ci siamo, no?
allora sorge la domanda "cos'è allora che è migliorato?"
nella risposta dobbiamo trovare un fattore che non abbia nulla a che fare con l'aerobia, perchè se ne avesse a che fare avremmo miglioramenti anche a velocità di gara, perfino negli 800 (proporzionalmente allla parte che in questa gara è aerobica).

IPOTESI:
- io ho detto più volte che il miglioramento a ritmi molto bassi è SOPRATTUTTO / PIU' CHE ALTRO meccanico (non ho detto che è "tutto" meccanico) ovvero il SNC inizia a creare nuove connessioni neuromuscolari, prima inesistenti o insufficienti perchè si affronta un movimento sostanzialmente nuovo. questo avviene anche, ed è maggiormente palese, in chi già corre da anni.
- da quello che ha scritto giopod mi pare d'aver capito che secondo lui incida anche un miglioramento del metabolismo dei grassi (non ho capito però cosa c'entri col "miglioramento cardiaco"). quindi ragioniamo su st'ipotesi... se può fare comodo ricordiamo sto grafico, tenendo presente che trattasi di MEDIE e che passando da vo2 a FC dobbiamo aggiungere 10 punti.

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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Luc, non so se ti è venuta voglia di leggerti la pappardella, ma dalla metà in poi dico cosa intendo per "adattamento cardiaco": secondo te è una cagata?
lucaliffo
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

GioPod ha scritto:Luc, non so se ti è venuta voglia di leggerti la pappardella, ma dalla metà in poi dico cosa intendo per "adattamento cardiaco": secondo te è una cagata?
la lessi tutta già ieri sera prima di scrivere il commento sui promessi sposi :thumleft:
quando scrivete tanto non riesco a fare collegamenti tra i singoli (tanti) punti e l'argomento di cui stiamo trattando.
ora qui sopra ho messo i puntini sulle i in modo molto semplice e sintetico.
continuiamo da lì... e in modo semplice e sintetico.

hai ipotizzato altri motivi del problema oggetto di discussione oltre a quello meccanico.
- miglioramento metabolismo lipidico?
- adattamento cardiaco?
- entrambi?
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

Secondo me entrambi. Il problema di quel metodo è però duplice:
- la lunga periodizzazione
- il fatto che se preso alla lettera trascura altri aspetti come la forza
Potrebbe però avere senso per chi fa TRAIL o ultraendurance (per. es IRONMAN) perché il cuore che sale poco in salita o il miglioramento lipidico diventano vantaggi in queste due specialità, molto meno o quasi per niente sui 10000m o la mezza maratona.

Non so, io sono propenso a pensare che se un metodo sopravvive a decenni e viene applicato da atleti di tutto il mondo un minimo di senso, PER QUALCUNO, debba pur averlo. Il "fenomeno" RJo, con la sua personale interpretazione, non è che una goccia in mezzo al mare. Ci sono forum e forum che parlano di questi metodi: sono tutti coglioni? Io penso di no
Qua uno dei primi link che trovai diverso tempo fa, non per caso un forum abbastanza noto, mi sembra, di TRAIL:
http://www.spiritotrail.it/forum/viewto ... 31&t=10076
[Mi sembrano molto meno ortodossi di quelli là, per esempio]

Poi boh... magari sono tutte minchiate
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da lucaliffo »

però hai estrapolato dal discorso.
stavamo parlando del perchè ci sono mostruosi miglioramenti al 70% e non a ritmi più alti.

- miglioramento lipidico? e perchè non si riversa anche a velocità del medio, veloce o più alte?
- miglioramento cardiaco? e perchè non si riversa anche a velocità del medio, veloce o più alte?
- queste 2 qualità non hanno a che fare con l'aerobia?

senza estrapolare...
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

- miglioramento lipidico... probabilmente c'entra poco con la velocità. c'entra con le scorte di glicogeno, problema che emerge con la maratona e gli ultratrail, no?
- miglioramento cardiaco. Io non lo chiamerei così, ma adattamento cardiaco (sempre che la mia personale analisi sia corretta, eh... io non l'ho letta da nessuna parte sta cosa, quindi qualche dubbio mi viene). Ad andature modeste il cuore si adatta a bassi regimi.

Per la verità si migliora anche a velocità superiori del 70%: il mio miglioramento di 1 minuto era anche all'80% (nel test). E anche nel test di Hadd, quello a diverse frequenze, anche alte, avevo riscontrato dei miglioramenti, quindi anche ad andature superiori.
Il problema non è che non c'è miglioramento ad andature superiori nei test: il problema è che poi, a GARE INTERE fatte ad andature più veloci (o a gare alla stessa frequenza ma più lunghe, come la maratona) quei miglioramenti, in genere, si sgonfiano.
Io mi sono fatto l'idea che dipende dal fatto che per preparare una 10k e una 21k devi poi inserire lavori veloci, e quell'adattamento viene meno, perché inserisci lavori lunghi a frequenze ALTE.
E mi sono fatto l'idea che sia per questo che durante il periodo della costruzione in genere vietino i lavori veloci che altrimenti contrasterebbero quell'adattamento.

Ma è una mia idea personale, per quello che conta
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GioPod
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

L'unico che inserisce lavori veloci è Mittleman. Maffetone no, Hadd non mi risulta, RJo solo nel periodo successivo, quello della preparazione specifica. Quel Mittleman dopo qualche mese di lenti e medi fa inserire lentamente e molto progressivamente qualche lavoro più veloce, diciamo genericamente "oltre soglia", con uno schema MOLTO prudente, quasi non volesse contrastare quell'adattamento cardiaco. Ecco uno schema di 1 lavoro a settimana, ma DOPO mesi di solido lavoro di lenti e medi e BASTA:
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da chippz »

GioPod ha scritto:Con un concetto simile, con continue corse a velocità basse, più o meno simili tra loro, ma ogni tanto anche impegnative come durata o come frequenza degli allenamenti (anche 6 a settimana), la SENSAZIONE che ho avuto io è che il fisico si stava abituando a produrre movimento (corsa) con un impegno cardiaco contenuto.
Come se si abituasse a un basso numero di giri e via via che si abituava riusciva ad andare ogni volta leggermente più veloce.
Questa "abitudine" o come la chiamo io impropriamente "adattamento cardiaco" (appunto non nel senso morfologico ma di regimi) viene meno se si inseriscono lavori molto veloci.
E' per questo motivo, ho sempre immaginato, che questi metodi "vietano" i lavori veloci nel periodo che chiamano di "costruzione": se inserisci degli stimoli cardiaci differenti interrompi quell'adattamento cardiaco a bassi regimi e i miglioramenti nel test ne risentono.
Magari nelle gare andresti più forte, ma nei test no, e quindi, anche senza motivi fisiologici veramente validi, li sconsigliano.
Cioè se ti fai un periodo lungo ad andare "piano", a "frequenze cardiache controllate" il corpo si abitua e migliori nei test.
Se invece alterni corsa lenta e corsa veloce questo adattamento cardiaco non avviene o avviene in maniera inferiore e in quei test non migliori più, o magari pure peggiori.
Per cogliere questo passaggio bisognerebbe però avere chiarissimo in cosa consistono quei test:
si misura col cronometro un percorso sempre uguale, che si corre ad un impegno costante mediamente abbastanza basso, diciamo 80%. Se con un impegno cardiaco uguale, diciamo 140bpm, la velocità aumenta, loro imputano questo miglioramento (visto che percorso e frequenza sono costanti) ad un miglioramento aerobico tout court.
Non considerando un miglioramento meccanico o quell'aspetto che io chiamo "adattamento cardiaco" (spero che adesso sia leggermente più chiaro cosa intendo).
Argh! Perché si è infiammato un thread ove io non sono partecipe?!
Visto che mi sono perso tutto il thread e tutte le liti, volevo solamente dire una cosa riguardo questo pezzo.
Gio parla che il miglioramento può avere altre cause, oltre ad un adattamento meccanico.
A rileggere questo trafiletto (ignorando tutto il resto), mi sono venute in mente due cose. Perché stiamo parlando di "misteriosi adattamenti" solamente per corse a ritmi veramente lentissimi? E se invece stessimo parlando di "ripetitività dei gesti"? Una cosa mia, eh.. però:
-Tempo fa facevo i lenti a 4':30". O meglio, io il giorno prima/dopo o persino prima o dopo una seduta intensa facevo questo "lento". Ritmo a 4':30", fatica percepita:"più lento di così è impossibile".
Mi chiedo. Perché ora se vado a 4':30" sento TANTA fatica? Molto più faticosa di un semplice lento.
-La stessa cosa mi è successa per le ripetute. Sui 1000m. Le facevo tantissimo, anche una volta a settimana. Ero arrivato al punto di farle anche sui 3':20". Una volta, in un allenamento di gruppo di 5x1000, riuscivo a tenere il passo di gente da sub 2':00" sugli 800m e mettevo dietro gente da 4':35" sui 1500m (io valevo circa 2':18" e 4':43"). Perché? All'inizio pensavo di essere diventato aerobicamente fortissimo, però in gara perdevo contro tutti. Anche nelle distanze più lunghe.

Quindi, tutto questo miglioramento magico, non può essere un semplice adattamento? Sia meccanico, sia cardiaco, sia neurologico. TUTTO si abitua a fare così. Non si migliora sul resto perché il corpo è "settato" per tenere quel ritmo per quella distanza: non per fare altro.

Cosa ne pensi Gio?
Gym: squat 110k / panca 70k / stacco 145k
Run: 10k 37':40" / 3k 10':22" / 1,5k 4':44" / 0,8k 2':16" / 0,4k 1':00"
Watt: 20' 318 / 10' 344 / 5' 381 / 1' 549 / max 1052
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GioPod
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Re: IL METODO HADD

Messaggio da GioPod »

sì, in fondo è un po' quello che penso, dopotutto :thumleft: