Zedemel ha scritto: mer 18 ott 2017, 20:24
maxmagnus ha scritto: mer 18 ott 2017, 19:49
cosa c'entra il fidarsi, le leggi esistono appunto per sostituire il "famo a fidasse" con una norma uguale per tutti. se la sostituiamo con il giudizio discrezionale di qualcuno, in questo caso quello della polizia, la differenza non mi pare poca.
si lamentano tutti dei giudici in italia per la loro discrezionalità, boh... per me il problema c'è a prescindere e le limitazioni della libertà son partite dal settembre 2001.
O accettiamo maggiori controlli o lasciamo fare sperando che vada bene, certo è anche vero che di attentati ne fan lo stesso, ma ne farebbero di più di meno? chissà.
Appunto
chi l'ha detto che l'alternativa é tra l'accettare l'invitabilità degli attentati e il restringere le libertà di tutti?
Ad esempio, perché dovrebbe essere necessario inventarsi nuove categorie di reato tipo "l'apologia del terrorismo" , o consentire alla polizia di controllare l'attività internet di chiunque -potenzialmente- per beccare gente che, nel caso specifico che ha fornito da pretesto a questa legge, si é radicalizzata in carcere?
Torniamo al punto iniziale, quando succedono fatti che colpiscono l'opinione in modo sufficientemente forte spesso l'opinione perde il senso critico, scatta la propaganda che presenta le cose in modo distorto e che ne cambia la percezione e poi arriva la legge "d'emergenza".