BellaPiero ha scritto: Infatti, io sono cosi' old school, che in pratica applico una versione piu' gentile del metodo Zatopek - scarpe pesanti per tutti gli allenamenti (lenti o veloci), e scarpa carboniosa solo per le gare
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Ma alla fine ti dirò che non è una cattiva idea. Certe fissazioni ce le abbiamo forse più noi tapascioni; io vedo ragazzi giovani velocisti, anche di buon livello, allenarsi con scarpe a3.
Ecco, l'unico dubbio che mi sorge è il seguente.
Posto che parlare di differenze tra scarpe simili può rivelarsi questione di lana caprina, è tuttavia vero che tra una A3 e una scarpa "veloce" (sia essa a2, a1, con la piastra ecc ecc) c'è una certa differenza che può tradursi anche in difersi secondi. Secondo me la difficoltà di tenere certi ritmi non è solo metabolica ma anche meccanica. Voglio dire...se tu ti alleni a correre solo su percorsi con tanto dislivello farai sicuramente sforzi allenanti ma quando sarai costretto a tenere certe velocità in piano magari non ne sarai capace perchè meccanicamente il tuo corpo non è allenato a correre con quegli angoli, con quelle spinte, con quegli appoggi, con quelle frequenze. Per cui fare un medio a 3:40 con una a3 vale come fare un medio a 3:35/30 (ipotesi) con una scarpa in carbonio?
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